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Obiettivo Strategico 3: La Slow Economy

Il modello di produzione e di consumo Occidentale  è stato fondato sulla velocità di consumo e di mobilità per esasperare la logica economica dell’avere rispetto all’essere, che è alla base della polverizzazione delle relazioni personali, familiari e sociali.

Rallentare i tempi di consumo e di mobilità, ridando spazio al tempo  della relazione e dell’incontro è una risposta concreta ad un modello di benessere non fondato sull’uso dei beni ma sul piacere delle relazioni e delle attività.

In termini esemplificativi una società slow è una società che scambia, nel senso che sostituisce, il consumo  nevrotico di cibo, di liquori, di cosmetici, di vestiti, di oggetti d’uso di varia natura, con il piacere  fisico connesso “all’uso” dei  parchi, alla frequentazione dei  centri benessere, al dialogo, al consumo dell’arte, della musica, del teatro, nonché al piacere di camminare a piedi o con mezzi leggeri  o pubblici.

Non è possibile che mentre a New York di giorno in giorno crescono i bischot e nella fredda Milano decine di migliaia di cittadini vanno sulle bici pubbliche, a Palermo scompaiono le carrozze e stentano ad affermarsi le biciclette, mentre la città scoppia di traffico e di rumori protesa verso una velocità immobile.

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